_Underscore_

Underscore è letteralmente il trattino basso tipico di tutte le macchine da scrivere e delle tastiere dei computer o dei moderni telefoni cellulari. E’ un carattere particolare, adatto, anzi, obbligatorio in alcune circostanze, e utile in altre. Quello che mi ha incuriosito è il fatto che consente di separare le parole come un normale trattino o spazio ma al tempo stesso consente di collegare in basso l’ultima estremità di una parola con la prima di quella successiva. In un ’insieme di parole underscore servirà da distacco tra ogni termine ma contemporaneamente da lieve collegamento. Nessuna parola sarà a sè stante ma nemmeno appiccicata alle altre. Un po’ come nelle fasi della vita, della nostra esistenza. Penso che ogni periodo della vita, ogni esperienza fatta, ogni luogo o non-luogo visitato, ogni cosa, siano collegati tra loro, non in modo evidente ma quasi impercettibile. Nulla accade per caso. Un avvenimento della nostra infanzia può ripresentarsi nella nostra mente anni dopo tramite un luogo o una persona ad esempio, o viceversa. Ogni luogo rimanda ad un altro del nostro vissuto. Non solo le azioni, i ricordi o quanto appreso nell’ambito dell’esperienza, ma anche i luoghi compongono questa in ognuno. Ancor di più i Non –Luoghi, quelli dell’: “Qui ci sono già stato”, senza una reale motivazione ma tramite il concetto di presentimento o meglio ancora di analogia. Quello che cerco di fare con questo lavoro, ed il senso che voglio dargli, sempre che ne abbia, è di sondare e frastagliare il terreno dei miei luoghi, itinerari quotidiani a livello familiare e lavorativo, uniti al ricordo dei luoghi che ho vissuto in maniera più intensa e personale, siano essi stati luoghi di vacanze o di studio, creando uno strato unico che li ponga tutti sullo stesso piano, perché in fondo lo sono sensibilmente. Ognuno di essi forma la mia vita quotidiana e la mia esperienza che ne è di conseguenza strettamente collegata. Cerco di approfondire l’inconscio e la dimesione onirica. Così facendo prende forma un grande meta-ricordo, formato da visioni dei luoghi-non luoghi che mi appartengono, dall’ambiguità e dall’ analogia, dai desideri, dall’immagine infantile delle cose o dei concetti, alla loro visione reale, dall’”Ora e qui”, o in cui si vorrebbe essere nel momento del pensiero, dall’io bambino all’io adulto. La testimonianza del passaggio nei luoghi, il loro possesso fiabesco che dona un senso di trasparenza del mondo. In questo caso “_Underscore_” si propone di evidenziare la latenza dei luoghi.
Inoltre l’esigenza che mi ha sempre accompagnato in relazione alla foto ricordo, mi ha fatto nascere l’idea di ricreare dei ricordi nuovi partendo dal concetto legato a quest’ultima. Di conseguenza il ricordo che crea un altro ricordo, tramite la “Connessione” ed il passaggio, dunque, tra i luoghi stessi. In definitiva, mi piace pensare a questo lavoro a livello visivo come all’identità e all’esperienza del ricordo o del sogno, posto in relazione all’immagine che se ne ha, che deriva dalla memoria, nel senso di esperienza del reale, o dal ricordo della fase onirica.

© 2021 Diritti riservati su tutti i contenuti a Marco Guidi || contact: email || social: facebookinstagram

_Underscore_