MANESKIN, Il passaggio di consegne è in Video (E Grandangolare)
di Marco Guidi
Sui Maneskin se ne sono dette tante, ne dico una semplice. A me piacciono. Non perché facciano pezzi orecchiabili o perché siano di moda, ma perché per la prima volta non devo scavare nel passato per cercare qualcosa che non c’è più e posso sentirmi uomo del mio tempo, musicalmente parlando.
Dato che per me tutto si ricollega al mondo delle immagini, c’è una cosa che mi lascia spiazzato. I Maneskin non hanno una fotografia, una sorta di icona che li identifichi o che li abbia già consacrati nell’immaginario rock.
Si c’è una foto in effetti, bella, ben fatta, che offre anche alcuni richiami con la storia del rock, ma potrebbe benissimo essere una foto degli Oasis oppure una copertina degli Who, come “Mosy Big, Bity and Bouncy” del 1971, in cui in confronto la foto dei Maneskin sembra un revival organizzato da ipotetici nipoti.
Insomma i Maneskin sono pieni di foto “Da band”, ma ne abbiamo bisogno? Qui non so darmi risposta.
Però a favore hanno un altro strumento che li identifica e li rafforza.
Il video.
Facciamo un salto all’indietro.
Dicevo, se ne sono dette molte, una su tutte, che il loro successo commerciale è già maggiore rispetto a quello dei Fab Four. Al giorno d’oggi sono paragoni da fare? Non entro in merito. Se non altro risulta interessante un paragone tra le due band che può essere letto come passaggio di consegne consistente anche in elementi in comune.
Chiariamo una cosa per cominciare.
La psichedelia.
Nei video dei Maneskin è presente un certo quantitativo di elementi psichedelici, che va da certi effetti e colori delle luci, sino all’inquadratura, passando per il forte accento che viene dato al logo della band, installato sulla cassa della batteria. Questo logo rimanda inevitabilmente alla Jimi Hendrix Experience e alla copertina del loro primo disco. In relazione al carattere del loro logo si tende a roteare, e gli elementi stessi del gruppo quando vengono ripresi suonare con un grandangolo spinto, rimandano al logo stesso, offrendo un’idea di coesione e al tempo stesso di distorsione (Allucinazione?) della realtà.
Molti forse non lo hanno notato, del resto in buona parte i millennials hanno scoperto il rock grazie a loro, e questo è un merito che va riconosciuto, ma la psichedelia e gli elementi che la connotano, esistono fin dagli anni Sessanta.
E qui torniamo non tanto a Hendrix, ma al quartetto di Liverpool. Nel 1965 la band britannica pubblica insieme a George Martin uno dei propri dischi più riusciti. Rubber Soul. Il primo ad avere un’impronta psichedelica, e a detta di Ringo Starr, era un disco riuscito anche grazie all’impiego di certe sostanze.
Sta di fatto che la copertina di questo disco consisteva in una foto dei quattro artisti, ottenuta con un grandangolo che offriva una notevole distorsione dei volti, quasi a richiamare l’esperienza di estasi e di visione che aveva poi offerto la creatività necessaria in studio di registrazione.
Questa è la Fotografia della band. Sintesi di un percorso che ha portato alla realizzazione dell’oggetto musicale per eccellenza, ovvero il disco. Allo stesso livello del libro in fotografia.
Nei Maneskin questa volontà, intesa come esuberanza dei componenti, di essere inquadrati da vicino per creare distorsione e al tempo stesso coesione tra la band (Damiano-Victoria-Thomas-Ethan, supera il concetto di coppia dittatrice Lennon -McCartney) non è evidente nelle immagini piatte che vengono realizzate, ma come accennavo sopra, nel video.
Per la prima volta è il video che definisce e caratterizza l’immagine di una band. Questo è l’unico aspetto che sono riuscito a trovare in grado di diversificare le due band che in poco tempo sono state tanto paragonate su vari aspetti, e che al tempo stesso ne sottolinei un passaggio di consegne in termini simbolici e nell’immaginario collettivo musicale.
Poi questa ovviamente è un’interpretazione. Forse non vogliono essere paragonati a nessuno ed è tutto casuale.
Del resto insistono da mesi
“Siamo diversi da loro”.
MANESKIN, Il passaggio di consegne è in Video(E Grandangolare)